La Praga di Franz Kafka

“Sintesi di sogno, ironia e razionale lucidità”, così Max Brod definì l’opera di Franz Kafka e ce la fece conoscere

 

Lo scrittore praghese, non soddisfatto delle proprie opere, aveva chiesto all’amico Brod di distruggerle alla sua morte. Ma questi non mantenne la parola data e oggi possiamo leggere racconti come La Metamorfosi o romanzi come Il Processo e Il Castello.

Secondo Ripellino, “ancor oggi, ogni notte, alle cinque, Franz Kafka ritorna a Via Celetna, a casa sua, con bombetta, vestito di nero”.

Quando visiterai il Vicolo d’Oro a Praga, presta attenzione all’azzurra, piccolissima, casa. E’ di Franz Kafka.

Nell’antico ghetto ebraico, il quartiere Josefov, un singolare monumento rende omaggio allo scrittore. La statua rappresenta, con tratti essenziali, un abito da impiegato, vuoto e rigido, sulle cui spalle siede un ritratto dello scrittore. L’immagine risulta realistica e metafisica al tempo stesso, così come l’opera di Kafka.

Monumento a Franz Kafka a Praga

Franz Kafka un secolo fa scrisse di Praga: “questa piccola madre ha gli artigli molto affilati”. Ed è proprio vero. Chiunque sia stato rapito almeno una volta dalle stradine pavimentate con ciottoli e dai passaggi gotici, ed ha visto la luna nascosta tra le torri e le guglie della più bella capitale europea, di sicuro vi farà ritorno.

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